(Ri) Cominciare a scrivere questa nuova settimana è stato più faticoso del solito, dopo aver passato due giorni dolcissimi insieme ad amici alla scoperta del magico mondo del cioccolato. Ritornare alla normalità -ahimè- fa sempre un certo effetto. Sono stata in Toscana, più precisamente a Terranuova Bracciolini in provincia di Arezzo. Ho finalmente conosciuto Simona, il suo sorriso e la sua Osteria Il Canto del Maggio. E poi suo marito Michele, un Maestro cioccolatiere appassionato e coinvolgente. Ho avuto la fortuna di visitare il suo laboratorio, un vero paradiso di profumi, dove il cioccolato sgorgava ininterrottamente come una fontana tra macchinari geniali e inediti e prodotti nuovissimi in preparazione. Bene, inutile che ve lo dica ma per me era esattamente il coronamento del sogno di visitare “La Fabbrica del Cioccolato”! Michele non ci ha portato in battello sul Fiume di Cioccolato, ma ci ha regalato però alcuni segreti e formule speciali per realizzare dei cioccolatini di alta qualità in casa, spiegandoci del come sia importante avere cura della materia prima, di come applicare l’arte della pazienza e di quanto sia importante la passione e l’impegno in tutto ciò che si fa. Chi mi segue su Instagram avrà visto alcuni momenti di quei giorni! Spero di riuscire a mettere a frutto tutti i suoi consigli (che mi sono appuntata con minuziosa cura!). Ho scattato alcune foto, che cercherò di mostrarvi quanto prima.
Ci vorrebbero molti più fine settimana così! Dove imparare cose nuove (che non fa mai male), avere la possibilità di mettersi in gioco in occasioni importanti di confronto e di conforto.
Adesso voglio però parlarvi di questa ricetta tratta dall’ultimo numero di IN THE MOOD, Magazine online di food photography e cucina. Insieme ad Antonella e Ilaria, portiamo avanti questo progetto creativo e coinvolgente, se non avete ancora avuto modo di vedere il nostro lavoro potete cliccare direttamente QUI per sfogliare la rivista!
Sono appassionata di torte rustiche (QUI Le prove), sono un ottimo modo di dare sfogo alla fantasia e creatività in cucina, e sono anche un ottimo modo per mangiare le verdure in modo saporito, e non ultimo un goloso piatto del “riciclo”. Per IN THE MOOD FOR WINTER ho pensato di utilizzare il cavolo romanesco, vero protagonista di questa quiche. mi piace molto, è una verdura che consumo molto spesso, sia semplicemente al vapore con un filo d’olio buono, o come condimento per la pasta, o come in questo caso per preparare una torta rustica: trovo che le olive taggiasche -leggermente amarognole- stiano benissimo accostate al cavolo romanesco.
Voglio spendere due parole anche sul guscio che contiene e protegge questa quiche: croccante, rustico e leggermente friabile, una base perfetta ed indispensabile per molte ricette salate.
Quiche cremosa con cavolo romanesco
Quiche cremosa con cavolo romanesco
ingredienti per una teglia da 22 cm
per la pasta brisée
200 g di farina integrale
100 g di farina 0
150 ml di acqua fredda
50 g di olio di oliva
2 cucchiai di semi di sesamo
1 cucchiaino di sale
per il ripieno
1/2 cavolo romanesco
100 g di olive nere taggiasche
200 ml di latte (potete anche utilizzare il latte vegetale)
150 ml di panna fresca (potete anche usare quella vegetale)
150 g di formaggio caprino fresco
3 uova
sale e pepe q.b.
In una ciotola mescolate le farine insieme ai semi di sesamo ed al sale. Unite poi l’acqua e l’olio di oliva, mescolate il composto fino a renderlo elastico e ben amalgamato (questo procedimento può essere fatto anche nella planetaria, usando la frusta a gancio). Fate riposare l’impasto avvolto in una pellicola trasparente in frigorifero per 30 minuti.
Scaldate il forno a 180°.
Dividete il cavolo in cimette dopodiché cuocetele al vapore per 6/7 minuti.
Sminuzzate il formaggio caprino aiutandovi con una forchetta. Sbattete in una ciotola, le uova insieme al latte e alla panna, aggiustate di sale e di pepe.
Stendete la pasta brisée e foderate lo stampo. Disponete le cimette sul fondo della quiche, aggiungete il formaggio, versate il composto a base di uova e completate con le olive. Decorate i bordi con la restante pasta. Infornate per 30 minuti circa.
Vi lascio qui un articolo che vi consiglio di leggere: Scrivere col cibo: dalla parola all’immagine con Laura Ottaviantonio di Rossella
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