Non chiamatelo budino mi raccomando! Il suo nome fin dalla sua origine è bonét o bunét, un dolce molto antico fatto di pochi semplici ingredienti: uova, latte, amaretti secchi, nocciole, cacao. In origine si cucinava dopo aver cotto il pane nel forno a legna che, essendo ancora particolarmente caldo, permetteva la cottura lenta a bagnomaria di questo dolce al cucchiaio.
E’ importante sapere però che ogni famiglia ha la sua personale versione, un qualche ingrediente “segreto” che lo rende unico fin dal primo assaggio! Lasciando complessivamente invariata la procedura, è possibile trovare ad esempio preparazioni che includono l’utilizzo di altri tipi di biscotto, l’aggiunta di frutta sia all’interno del dolce che come decorazione. Un altro cambiamento solitamente apprezzato è l‘utilizzo del caffè o del cognac al posto del rhum, così come di altri liquori come il fernet.
La ricetta che vi propongo -tratta dal l’ultimo numero di IN THE MOOD- è della mia nonnina, classe 1904. Nonna Felicina, “nonna bis”, come la chiamavo io, era una donna d’altri tempi, una donna forte e sempre allegra, che ho avuto la fortuna di conoscere. Ricordo che le piaceva tenermi in braccio e coccolarmi, lo faceva anche attraverso i suoi piatti. Era una donnina minuta -ma solo nell’aspetto però– aveva lunghi capelli che amava raccogliere in un piccolo chignon, e ogni mattina ripeteva come un rito sempre lo stesso gesto. Il suo regno era senza dubbio la cucina. Pur abitando in campagna amava di più le faccende di casa. Conservo ancora il suo piccolo quadernino di ricette come una reliquia, è proprio sfogliandolo che ho trovato la ricetta del suo bonét. Un dolce semplice, come semplici erano tutte le sue ricette, ricette antiche fatte di ingredienti di stagione.
bonet
Bonet di nonna bis Felicina (bunet)
Per uno stampo da budino da 18 cm
Ingredienti per circa 8 persone
5 uova (3 uova intere più 2 tuorli)
1 litro di latte intero
8 cucchiai di zucchero
50 g di amaretti sbriciolati
50 g di cacao amaro in polvere
50 g di nocciole tritate finemente
1 tazza di caffè ristretto
2 cucchiai di rum scuro
Per il caramello
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di acqua
Preparate il caramello: in pentolino fate scaldare lo zucchero insieme all’acqua, lasciate sciogliere il composto, appena lo zucchero comincerà ad imbrunire, toglietelo dal fuoco, versate subito il caramello ottenuto sul fondo del vostro stampo da budino.
Amalgamate in una terrina le uova con lo zucchero, senza sbatterle troppo in modo da non formare bolle d’aria. Aggiungete il latte, sempre mescolando aggiungete il cacao amaro, il caffè, il rum, gli amaretti e le nocciole tostate e tritate finemente. Versate quindi il composto ottenuto dentro lo stampo da budino. Cuocete a bagnomaria*: è molto importante che l’acqua del bagnomaria sia già calda. Infornate a 160/170°C (forno già caldo) per 30/40 minuti. Fate riposare in frigorifero per almeno 2 ore prima di servire.
* La cottura a bagnomaria in forno detta anche cottura indiretta, cioè non a contatto diretto con il fuoco, i cibi si riscalderanno molto lentamente. Questo permette una cottura ottimale in quanto non si bruceranno e i sapori verranno esaltati al massimo. È molto importante che il recipiente dove c’è il cibo non sia immerso del tutto in acqua. La base del recipiente deve solo sfiorare l’acqua della pentola sottostante.
“In questo mondo ci sono tre tipi di persone: quelli che fanno succedere le cose, quelli che guardano le cose accadere e quelli che si chiedono che cosa è successo. Noi tutti abbiamo una scelta. Tu puoi decidere quale tipo di persona vuoi essere. Io ho sempre scelto di stare nel primo gruppo.”
– Mary Kay Ash
ilaria (campi di fragole per sempre) dice
Semplicemente tutto meraviglioso <3
smilebeautyandmore dice
Grazie Ilaria, è un dolce che mi riporta alla mente un sacco di ricordi <3