Il primo post dell’anno è sempre carico di buoni propositi e tante aspettative. Almeno per me è sempre stato così, fare una sorta di lista: impegni, idee e progetti per i mesi a venire mi ha sempre dato una grande forza. Quest’anno sento di avere iniziato l’anno di corsa con la testa sempre china su quello che avevo da finire e da sistemare. Senza pensare troppo ho “pedalato e pedalato”… Senza prefiggermi nulla ma solo con il pensiero di creare finalmente qualcosa di concreto, sono arrivata fino in fondo a gennaio senza – quasi- nemmeno accorgermene, in apnea. Sono stata poco presente, soprattutto sul blog, questo mi rende strana, quasi incompleta. E’ quasi come il sentirsi addosso una strana sensazione, come se mancasse qualcosa, è incredibile il potere che hanno su di me queste pagine! Quando riesco a fermarmi, sedermi, e prendermi del tempo per scrivere qui sento di stare meglio: nulla mi ripaga così tanto, e questa per me è sempre la cosa più importante.
Quest’anno quindi niente liste ma solo azioni concrete, che poi sono quelle che preferisco!
Il primo post dell’anno non poteva che essere un lievitato! Per me c’è sempre qualcosa di magico in un impasto: non c’è storia, la soddisfazione di vedere crescere piano piano qualcosa creato con le proprie mani non ha prezzo.
Si tratta di un pane a metà tra una baguette francese e un pan brioche semi dolce. Questo tipo di pane ben si adatta ad accompagnare sia piatti dolci che salati, è un pane dall’incredibile morbidezza. Per una colazione a base di burro e marmellata, così come per un sandwich con formaggio, insalata e prosciutto.
Questi soffici panini sono quel tipo di ricette che ti fanno pensare: “…ma perché non li ho mai preparati prima?!?”
Quando insieme ad Antonella e ad Ilaria abbiamo pensato alle ricette da proporre per il numero invernale di IN THE MOOD non ho avuto dubbi: una delle ricette sarà il Vienna Bread! Se non avete ancora sfogliato il nuovo Magazine cliccate QUI e fatemi sapere cosa ne pensate!
Per questa brioche mi sono ispirata ad una ricetta di Richard Bertinet
Brioche viennese semi dolce
ingredienti per 4/5 brioche
250 g di latte intero
500 g di farina 0
60 g di burro a temperatura ambiente
40 g di zucchero di canna
15 g di lievito di birra
2 uova più un tuorlo per spennellare
10 g di sale
Fate intiepidire il latte. Nella ciotola della planetaria versate la farina, lo zucchero, le uova ed il lievito disciolto nel latte, infine unite anche un pizzico di sale. Amalgamate il tutto utilizzando la frusta a gancio. Impastate per almeno dieci minuti. ( potete fare la stessa operazione anche a mano) Fate riposare il vostro impasto ben coperto al riparo da sbalzi di temperatura fino al raddoppio, ci vorranno circa 2 ore, nel forno spento ma con la luce accesa è l’ideale.
Passato il tempo riprendete l’impasto, trasferitelo su di un piano di lavoro leggermente infarinato, dividetelo in cinque parti più o meno uguali. Appiattite i pezzi di impasto con il palmo della mano formando dei rettangoli, dopodiché piegate il lato più lungo dell’impasto verso il centro e successivamente anche l’altro, avendo cura di sigillare i bordi in modo che il filoncino termini con una forma più o meno cilindrica. Disponete le brioche su di una placca foderata di carta forno, creando delle pieghe sulla carta in modo che l’impasto non si attacchi l’uno all’altro. Spennellate con l’uovo sbattuto, infine con un rasoio o con un coltello affilato praticate una serie di tagli diagonali sulla superficie. Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare 50 minuti circa. Passato il tempo trasferite le brioche nel forno già caldo a 180/200° per 10 minuti circa, devono diventare belle dorate. Servite con marmellata, cioccolato o con salumi e uova strapazzate.
…” Quando ci alzavamo la mattina tra gli alberi già si diffondeva il profumo del pane nel forno, […] quell’aroma era già diventato irresistibile…Entravamo nel refettorio e ci buttavamo sul pane ancora caldo, spalmato di burro di campagna e di uno spesso strato di marmellata di prugne fatta in casa, così ricca di frutti che faceva assomigliare una fetta di pane ad una tarte” parole che fanno venire l’aquolina in bocca (dal libro di Ruth Reichl LA PARTE PIU’ TENERA )
Angelo dice
Pane delizioso che mi ricorda le meravigliose colazioni che facevo in Stiria a Mariazell quando ero un ragazzino! ♥️❣♥️❣
smilebeautyandmore dice
Caro Angelo, ti ringrazio molto per il ricordo che hai condiviso! 🙂