Agnolotti: è così che in Piemonte chiamiamo la nostra pasta ripiena. Il più amato dei pasti festivi, agnolotti al plin per me vuol dire famiglia, festa, ricordi. Punta di diamante di una tradizione culinaria fatta di gesti semplici. Anticamente gustati “al tovagliolo”, ovvero bolliti in acqua salata e serviti caldi, senza condimento, su di un tovagliolo bianco di lino, così da poter assaporare al meglio tutto il sapore del ripieno. Che da tradizione prevede l’utilizzo di carni miste mescolate a verdura di stagione cipolla e spezie. Decisamente sublimi! …Quello che vi posso consigliare è di provarli almeno una volta nella vita, ne vale la pena! “Plin” significa “pizzicotto”, il gesto con cui il ripieno viene chiuso tra due sfoglie di pasta fresca all’uovo sottilissima. Esistono moltissime varianti di questa ricetta a seconda nella zona del Piemonte in cui vi trovate. Si potrebbero scrivere pagine e pagine di ricette, ognuna leggermente differente e particolare, legata al territorio e alle proprie tradizioni.
La cucina tipica della provincia di Alessandria -specialmente nella parte dove vivo io- è sicuramente influenzata dalla cucina Ligure. A me piace definirla una cucina di confine, dove le tradizioni si mescolano. E’ così che sono nati questi agnolotti al plin con ripieno di verdura, in qualche modo parenti dei “pansòti” liguri, un po’ più leggeri dai classici agnolotti di carne. Ideali da preparare in questo periodo dell’anno dove le erbe spontanee e le verdure abbondano e sono tenerissime. Giovanni Goria nel suo libro: “Cucina del Piemonte collinare vignaiolo” parla di questi agnolotti definendoli Agnolotti “di magro” preparati in occasione della Quaresima.
Ho preparato questi Agnolotti per il numero primaverile di IN THE MOOD. Insieme ad Antonella e ad Ilaria abbiamo deciso di dedicare una parte del magazine alle ricette regionali. Sono molto legata alle tradizioni della mia terra, è da li che nasce la mia passione per la cucina! Le mie radici sono importanti, mi sono cimentata con entusiasmo e passione nel preparare questa ricetta, che più di altre mi rappresenta.
Agnolotti del plin con spinaci borragine e ricotta
Ingredienti per 4 persone
Per la sfoglia
3 uova intere
1 tuorlo
400 g di farina 0
semola di grano duro q.b.
Per il ripieno
250 g di spinaci freschi
200 g di borragine
100 g di ricotta fresca
100 g di parmigiano
1/2 cipolla bianca
qualche rametto di maggiorana
1 cucchiaino di noce moscata
1 noce di burro
sale e pepe q.b.
Per condire
100 g di robiola di Roccaverano DOP stagionata
50 g di burro
4 rametti di timo
Per la sfoglia: disponete la farina a fontana e al centro sgusciatevi le uova. Mescolate il composto con una forchetta prendendo a mano a mano un po’ di farina circostante. Quando il composto non sarà più liquido impastate energicamente sulla spianatoia fino a ottenere una pasta omogenea, liscia ed elastica. Fate riposare per 30 minuti ben coperta a temperatura ambiente.
Per il ripieno: Pulite le verdure e sbollentatele in abbondante acqua leggermente salata. Scolatele per bene e ripassatele in padella con una noce di burro e la cipolla bianca tagliata finemente. Lasciate raffreddare il composto dopodiché aggiungete la ricotta, il parmigiano, la noce moscata, la maggiorana, sale e pepe. Mescolate per bene il composto in modo da amalgamare il tutto.
A questo punto formate i vostri agnolotti: stendete la pasta -che dovrà essere molto sottile 2/3 mm. Aiutandovi con un cucchiaino inserite il ripieno lasciando un piccolo spazio tra un mucchietto e l’altro. Piegate la sfoglia a “libro” facendola aderire bene, “Pizzicatela" tra un ripieno e l'altro. Rifilate la pasta con una rotella dentellata. Spolverate gli agnolotti con della farina di semola in modo che non si attacchino. Sbollentate gli agnolotti in abbondante acqua leggermente salata, fate sciogliere il burro in padella con il timo fresco, condite la pasta, prima di servire aggiungete un abbondante grattugiata di robiola stagionata.
Ovada (AL)
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Ilaria (Campi di fragole per sempre) dice
Daniela cara queste foto sono poesia e la ricetta è eccezionale <3