Scrivere mi aiuta sempre. Funziona un po’ come una sorta di semplice terapia, mi rilassa e quando tutto intorno mi sembra confuso mi permette di vedere tante cose alla giusta distanza. E’ solo così che riesco a mettere nero su bianco i miei pensieri spesso disordinati e indefiniti. Lascio andare la penna sul foglio liberamente, per poi rileggerle e trovare la giusta importanza delle cose. Accorgermi di avere fatto più ordine tra i miei pensieri. Scrivere mi permette di tirare fuori anche quella parte di me che tendo sempre a tenere dentro.
E allo stesso modo fotografo. Laddove le parole non servono, o non riescono ad arrivare, uso un’immagine. Fermo il tempo di un pomeriggio, di una giornata o di un momento nella sua interezza. E ogni volta riesco a rivivere l’indefinibile di quell’attimo prezioso.
Ormai siamo nel pieno di questa nuova primavera tanto attesa! Questo per me è un periodo particolare: trovo conforto nel riempire vasetti con terra e piccoli semi, sperando di poter mettere le basi per raccogliere nuovi frutti nei mesi a venire. È il momento dell’ascolto, della ripartenza, della rinascita.
In questo periodo acquistare gli asparagi al mercato mi sembra quasi un “obbligo”, come un bel mazzo di fiori, vengo attirata dal loro colore verde brillante. Provo ad immaginare cosa potrei preparare, anche se non ho ancora un idea ben definita mi lascio guidare dall’istinto.
E poi di ricette con gli asparagi, non se ne ha mai abbastanza! …mi piace l’idea di arricchire il ricettario di primavera con ricette semplici, brevi e saporite, da rifare in breve tempo. Questa Tatin mi sembrava una buona idea!
Si chiamano “tatin” le preparazioni dolci e salate chiuse da un guscio di pasta che si rovesciano prima di essere servite. Prendono il nome da uno dei piatti più noti della cucina francese la Tarte tatin, la famosissima torta di mele delle sorelle Stephanie e Caroline Tatin. Le due cuoce infatti, quando si accorsero di aver infornato la torta senza la pasta come base non si persero d’animo. Coprirono il dolce con una sfoglia e poi semplicemente capovolsero la torta prima di servirla. Questa storia mi ha sempre affascinato, chissà cosa avrebbero detto di questa versione salata con gli asparagi! 🙂
Tatin con asparagi e pancetta
ingredienti per una teglia da 24 cm
1 mazzo di asparagi tenerissimi ( o asparagini selvatici)
1 rotolo di pasta sfoglia già pronta
60 g di pancetta affumicata
100 g di scamorza
4 uova freschissime
50 ml di aceto di vino bianco
scaglie di parmigiano q.b.
sale
pepe
Pulite gli asparagi eliminando l’estremità legnosa dei gambi, lavateli e asciugateli. sbollentateli per 5 minuti in acqua bollente leggermente salata, scolateli al dente. Foderate una teglia con un foglio di carta forno, aggiungete un filo d’olio, qualche cubetto di pancetta, pepe e gli asparagi, aggiungete del formaggio grana grattugiato e la scamorza a cubetti, avendo cura di lasciare libero il bordo. Adagiate la pasta brisée sopra gli asparagi, bucherellate la pasta con i remi di una forchetta.
Cuocete in forno già caldo a 180° per 20/25 minuti circa. Girate la tatin su di un piatto da portata. Servite subito accompagnata dalle uova poche una spolverata di parmigiano grattugiato e pepe nero macinato al momento.
Per preparare l’ uovo poché: cominciate mettendo sul fuoco una pentola di acqua e aggiungete due cucchiai di aceto di vino bianco. L’acqua deve essere acidulata al 5%, ovvero per un 1 litro di acqua 50 ml di aceto. Quando l’acqua bolle create un vortice con l’aiuto di un cucchiaio di legno o di una frusta e rompete l’uovo all’interno, lasciatelo cuocere per circa 4 minuti. ( naturalmente dipende anche dalla grandezza dell’uovo)
L’albume si deve coagulare mentre il tuorlo, all’interno, restare semiliquido.
Utilizzate un mestolo forato per estrarre l’uovo poché dall’acqua, con grande delicatezza.
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