e… porri, verza, Toma, e crostini di pane aromatico.
Inscatolato il Natale ormai da un po’ (e passata anche l’influenza), arrivo con con un carico di verdura: una vellutata, per l’esattezza.
Per me ogni stagione racchiude una sua unicità anche in cucina. Le verdure invernali, per esempio, se cucinate e insaporite nel modo giusto sanno essere molto soddisfacenti. Questa prima ricetta dell’anno è molto semplice, di quelle classiche svuota frigo. Ho riunito un po’ di verdure tristarelle che giacevano in fondo al frigorifero, e ho preparato una vellutata. Mi piace preparare questo tipo di minestre in inverno (la sera a cena sono una piccola coccola) con l’aggiunta di qualche crostino di pane e -nel mio caso- parmigiano e qualche cubetto di Toma stagionata a dare quel sapore in più. E poi olio buono e una macinata di pepe: niente di più appagante.
Per questo 2023 nessun buon proposito irrealistico, liste con cose da fare o promesse che non riuscirei poi a mantenere. Ma spero comunque in questo decimo anno di blog di essere presente, almeno il più possibile, e di avere l’ispirazione e la motivazione giusta per proseguire. Nonostante la velocità con cui le cose cambiano, per me questo posto è sempre molto importante. Scrivere qui mi ha reso una persona migliore in tutti i sensi, e poi io ho ancora tanto da imparare scrivere e raccontare. Questo per me è ancora il posto migliore dove stare.
Mi piace l’idea di fare qualcosa per il gusto di farla, e non è sempre facile. Provare, sperimentare, mettersi alla prova, non restare fermi, andare avanti: crearsi un percorso individuale, unico, che valga la pena raccontare.
Il mese di gennaio è stato poco social per me. Questo mi fa quasi sentire in colpa, ma dopotutto è stato un mese proficuo da altri punti di vista. Ho dedicato il mio tempo a studiare, a sfogliare brioche (Spoiler: uscirà quanto prima la ricetta di una brioche pazzesca!), mi sto avvicinando alla cucina asiatica -aggiungendo nuovi ingredienti alla mia dispensa. Magari anche di questo vi parlerò più avanti. Il mio lievito madre continua a regalarmi grandi gioie e -a proposito- anche di questo magari nei prossimi mesi vi lascio scritta la mia ricetta.
Vellutata di cavolo nero e finocchi
Ingredienti per 4 persone
2 finocchi (la parte più esterna)
qualche foglia di cavolo nero e verza
1 porro
1 litro di brodo vegetale (1 litro di acqua, 1 costa di sedano, 1 carota e 1 cipolla, 1 foglia di alloro, sale)
150 g di Toma stagionata
30 g di parmigiano
20 ml di olio extravergine d'oliva
sale
pepe
Per prima cosa preparate il brodo vegetale.
Lavate accuratamente le verdure.
In un tegame mettete un filo d'olio, aggiungete il porro tagliato finemente, lasciate insaporire a fiamma vivace, aggiungete poi il finocchi anch'essi tagliati sottili, il cavolo nero e la verza. Lasciate insaporire il tutto mescolando spesso. Aggiungete poi il brodo vegetale caldo, lasciate cuocere la zuppa per 20/25 minuti. Una volta cotta frullate il tutto con un frullatore ad immersione. Servite con crostini di pane olio extravergine d'oliva, qualche cubetto di formaggio (Toma o Asiago, gruviera, o anche una ricotta di buona qualità), pepe macinato al momento e qualche foglia di maggiorana fresca.
debora dice
Pensa uno dei mie buoni proposito del 2023 è proprio quello di abbandonare la foodphotography come lavoro e dedicarmi unicamente e solamente al blog (salvo pochissime rare eccezioni)
Devo ritrovare la mia creatività, la mia ispirazione, la mia voglia di creare qualcosa di bello….
Per fortuna che qui si sta sempre così bene!!
Baci Deb
Tatiana dice
Sono queste le ricette che riscaldano il cuore, che tengono l’anima al caldo, che coccolano anche le giornate più pesanti quando, rientrando in casa, trovi in tavola una pietanza calda e profumata che ti restituisce l’armonia e la pace con il mondo, nella sua semplicità che ne costituisce proprio il valore aggiunto, nell’uso di ingredienti poveri che ci legano alla terra e alle nostre radici. Meravigliosa.